Alcune osservazioni su Tzvetan Todorov

Tzvetan Todorov è un pensatore contemporaneo meraviglioso, bulgaro d’origine e francese d’adozione, con un itinerario intellettuale, oltre che estremamente interessante e appassionante, fondamentale per la cultura dei secoli XX e XXI.

Le ricerche di questo studioso, scrittore, intellettuale (linguista, filosofo, storico delle idee, ecc.), incominciate nella prima metà degli anni ’60 a Parigi, sotto la guida di Roland Barthes, coprono un’amplissima gamma di discipline eterogenee quali la linguistica, la teoria letteraria, la semiotica, la retorica, arrivando a comprendere settori quali quello della storia della cultura e del pensiero, dell’antropologia o della filosofia politica.

Suo grande ispiratore è il filosofo e critico letterario russo Michail Bachtin (1895-1975).

Ho avuto il privilegio di svolgere la mia tesi di laurea proprio su questi due grandi del pensiero e di metterne a confronto le opere e teorie. Li ho adorati!

Per quanto riguarda Todorov, è difficile consigliare la lettura di una delle sue opere in particolare, io le ho amate e lette tutte.

Vorrei citarne un pensiero tratto dal saggio La vita comune (1995):

Non esiste un io costituitosi in precedenza, come un capitale ricevuto in eredità che si potrebbe dilapidare distribuendolo ad altri, o rinchiudere accuratamente nel proprio retrobottega per poterne approfittare a piacimento. L'io esiste soltanto nelle sue relazioni con gli altri e grazie a esse; intensificare lo scambio sociale significa intensificare l'io.

Tzvetan Todorov
La vita comune,
1995.

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