Il mio libro preferito in questo periodo...

Alla fine di dicembre mi sono imbattuta in un romanzo delizioso, che non avevo preso assolutamente in considerazione, pur avendone sentito parlare e pur avendolo visto inserito nei primi posti delle classifiche di vendita... A tali classifiche, oltre che alle statistiche di vendita ed ai numeri, però, attribuisco un'importanza del tutto relativa, sono sincera. Probabilmente perché amo intensamente la letteratura. Forse avevo sottovalutato questo romanzo a causa del titolo, ma un giorno, mentre gironzolavo spensieratamente in una libreria di Bologna, è stato proprio lo stesso titolo ad incuriosirmi e a indurmi a comprarlo, non so bene perché.

Sto parlando de L'eleganza del riccio, un romanzo scritto da Muriel Barbery, una studiosa, insegnante di filosofia, autrice quasi esordiente (è la sua seconda pubblicazione, dopo Estasi culinarie del 2000).
Dopo avere finito di leggerlo, per giorni e giorni, ho provato sensazioni di vera felicità e di illuminazione spirituale. Lo posso davvero annoverare tra i libri che mi hanno lasciato un segno e che mi hanno modificata, per così dire, facendomi comprendere tanti aspetti e sfumature significative della vita, arricchendomi e facendomi entrare in contatto con altre possibilità umane affascinanti!

Non so se capita anche a voi con i libri ed anche con i film, naturalmente.
Possiamo aggiungere naturalmente anche la contemplazione delle opere d'arte pittorica, plastica, ecc.
Personalmente, temo, però, di essere un po' troppo fantasiosa e di immedesimarmi eccessivamente nelle vicende di cui leggo o che vedo trasposte nei film, oltre che nelle storie delle altre persone, reali o immaginarie che siano...

Non so perché le storie rappresentate "letterariamente" e "artisticamente", anche quelle ispirate a storie realmente accadute o a biografie di personaggi esistiti, riescano a incidere così tanto su di me e riescano a farlo soprattutto quando rese attraverso la forma e la modalità letteraria o cinematografica, appunto.

Purtroppo non mi è piaciuto altrettanto il film, intitolato Il riccio, ispirato al romanzo stesso. In tutta sincerità non posso consigliarlo, avendolo trovato davvero deludente e per nulla rispondente allo spirito del libro.

L'eleganza del riccio, inoltre, mi ha ricondotta ad un altro meraviglioso romanzo che ho ripreso in mano in questi giorni. Questo sì, invece, indubitabilmente un vero capolavoro della letteratura di tutti i tempi. Si tratta di Anna Karenina, di cui ho rivisto in dvd il vecchio sceneggiato della Rai in bianco e nero con Lea Massari e Sergio Fantoni per la regia di Sandro Bolchi, uno dei fondatori del teatro La Soffitta di Bologna. Incantevole anche questo sceneggiato, che vi consiglio!

Illuminanti e conturbanti letture e visioni!

A presto,
E.

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