Per completare il discorso sulla traduzione dal greco all'italiano...

Come avevo scritto ieri, cercherò di completare questo elenco di indicazioni utili per svolgere la traduzione dal greco antico all'italiano.
Ritorniamo al Laboratorio di greco di Amisano il quale scrive:

"Rendere un testo greco in italiano, ..., non è impresa facile: implica un lavoro di smontaggio e rimontaggio continuo dei singoli periodi e richiede di procedere a volte per tentativi, di comprendere a fondo i rapporti logici tra frase e frase, di fissare e giustificare i significati delle parole chiave.
La struttura del testo greco è diversa da quella dell'italiano, ..., 'tradurre parola per parola' è operazione pressocché inutile, molte volte dannosa...

Il greco ricorre spesso a periodi complessi e lunghi, a costrutti impliciti (soprattutto participi), mentre l'italiano predilige periodi brevi con costrutti espliciti (finali, causali, temporali, ecc.); inoltre il greco usa frequentemente vocaboli generici, o talora astratti, che non trovano in italiano corrispondenza puntuale, se non attraverso un termine semanticamente ben caratterizzato, nel primo caso, o un'espressione più articolata, nel secondo caso.

Inoltre bisogna prestare attenzione all'autore del brano, al tipo di testo, al contesto... La stessa espressione, infatti, in autore e contesto diverso acquista significato molto differente; ad esempio, 'oi pariòntes' può essere reso con "coloro che passano accanto", "coloro che superano, vincono", "i vincitori", "coloro che si presentano", "gli oratori".

Infine ti ricordo che il testo greco deve essere reso in un italiano corretto e corrente: se il dizionario che stai utilizzando contiene traduzioni italiane un po' datate, cerca di renderle più attuali ricorrendo a un dizionario dei sinonimi".

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