Un insolito talent scout: Giulio Einaudi.

Che piacere essere nuovamente qui insieme a voi!

Questa sera vorrei fare riferimento ad un articolo recentemente apparso sul sito del quotidiano La Stampa. Mi ci sono imbattuta per caso qualche giorno fa, navigando su Internet. Si intitola "Giulio Einaudi, divoratore di giovani" ed è dedicato alla figura del grande editore, del quale ricorreva, proprio il due gennaio, il centenario della nascita.
Devo dire che mi ha incuriosita ed interessata particolarmente. L'editore viene ricordato, in particolare, per la sua fiducia nei giovani, che egli considerava portatori di nuova linfa, di nuove possibilità culturali ed espressive.

"Non era un conservatore", afferma l'autore del pezzo, Walter Barberis. "Il giovane", egli scrive, "oltre ogni retorica generazionale, era nella sua considerazione potenzialmente ricchissimo di umori incontaminati, ovviamente non era inghiottito dai ranghi di alcuna accademia, lucido e verginale, in una sorta di condizione di natura, senza depositi di polvere, né appesantito dai cascami di qualche ideologia, libero da discipline di partito. Dalle parole di un giovane potevano come d’incanto farsi evidenti prospettive impensate. In via di formarsi su una qualsiasi strada, poteva rivelare un talento. E allora Einaudi, come un cacciatore in savane urbane, si apprestava alla cattura della sua preda, sfruttandone l’inesperienza e solleticandone la curiosità, accendendolo di interessi o provocandone una qualche reazione."


Anche se in modi eccentrici, mettendo in difficoltà molto spesso "le sue giovani vittime", nell'intento di stimolarne l'immaginazione, l'intuito e l'intelligenza, lo sguardo di Einaudi era sempre curioso e volto alla ricerca di nuove strade da perseguire e conoscere. Credeva nel potere dei più giovani, insomma. Personalmente, lo considero un approccio al mondo circostante ed alle persone - in particolare ai giovani, portatori di una ricchezza interiore che può essere molto spesso ineguagliabile - degno di essere seguito.

A presto e buona settimana!

Elena

2 commenti:

  1. Credo che, quando di un insegnante si dice che conosce il suo mestiere e sa appassionare gli studenti, in realtà ciò significa che li ama :-) Buona settimana a te!

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  2. Concordo pienamente, Marco! Grazie mille per il commento, ciao e a presto!:)

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