Vi rimando, innanzitutto, al precedente post, nel quale potrete trovare la prima parte del mio approfondimento e continuo, come promesso, a soffermarmi, invece, su un altro argomento grammaticale incentrato sulla presenza o meno dell'articolo, ovvero sulla distinzione tra funzione attributiva e predicativa di una determinazione di un sostantivo. Infatti, un sostantivo può essere determinato da un aggettivo, un participio, un avverbio o un complemento.
Come spiega in modo molto chiaro ed esaustivo Amisano (op. cit. sempre nel precedente post): "(...) tale determinazione è chiamata attributiva se esprime una qualità peculiare e permanente di un sostantivo che lo differenzia da tutti gli altri (ad es.: gli uomini giusti/gli uomini ingiusti);
è chiamata, invece, predicativa se indica una qualità momentanea o un modo di essere del sostantivo, senza distinzioni né contrapposizioni (ad es.: gli uomini in quanto sono giusti/quando sono giusti/se sono giusti).
In greco è possibile distinguere chiaramente la funzione attributiva o predicativa della determinazione attraverso la presenza o l'assenza dell'articolo.
1. Funzione attributiva: l'articolo precede il determinante (aggettivi, participi, aggettivi possessivi, genitivo dei pronomi riflessivi e dimostrativi, avverbi in funzione di aggettivi, i complementi che specificano il sostantivo):
articolo - attributo - nome: ὁ πλούσιος ἀνήρ=l'uomo ricco (non il povero)
oppure
articolo - nome -articolo - attributo: ὁ ἀνὴρ ὁ πλούσιος= l'uomo ricco (non il povero)
2. Funzione predicativa: il determinante è privo di articolo:
articolo - nome - determinante: ὁ ἀνὴρ πλούσιος= l'uomo in quanto è ricco/se è ricco
oppure
determinante - articolo - nome: πλούσιος ὁ ἀνὴρ= l'uomo in quanto è ricco/se è ricco
Si noterà il diverso significato della frase a seconda del valore attributivo o predicativo dell'aggettivo πρῶτος:
οἱ πρῶτοι στρατιῶται ἐπέρχονται (valore attributivo)
i primi soldati giungono
οἱ στρατιῶται πρῶτοι ἐπέρχονται (valore predicativo)
i soldati giungono per primi."
"Quando una o più parole si trovano racchiuse tra un articolo e il suo sostantivo, formano un concetto unico con il sostantivo. Si parla in questo caso di posizione attributiva dell'aggettivo, dell'avverbio o del complemento posto tra l'articolo e il sostantivo; anche l'avverbio o il complemento in questo caso hanno valore di attributo, ossia si possono tradurre con un aggettivo.
Es.: ἡ πάλαι Ἀττική: l'Attica antica;
ἡ τῶν Περσῶν ἀρχή: l'impero dei Persiani/l'impero persiano."
(tratto da G. De Micheli, Γυμνάσιον, Principato, Milano, 1993, pag. 39.
"La distinzione tra le due funzioni è determinante per una corretta traduzione di vari aggettivi, pronomi, avverbi. Ne diamo una tipologia di riferimento:
avverbi: νῦν ὁ ἀνὴρ: adesso l'uomo; ὁ νῦν ἀνὴρ: l'uomo di oggi, il contemporaneo;
aggettivi:
ἄκρος
- τὸ ἄκρον ὄρος: il monte più alto
- τὸ ὄρος ἄκρον: la cima del monte
μέσος
- ἡ μέση πόλις: la città centrale
- μέση ἡ πόλις: il centro della città
ἔσχατος
- ἡ ἐσχάτη νῆσος: l'ultima isola
- ἡ νῆσος ἐσχάτη: l'estremità dell'isola."
μόνος
- ὁ παῖς μόνος: il figlio unico
- μόνος ὁ παῖς: il figlio da solo, solo il figlio
- ἡ πάσα Ἰταλία: tutta l'Italia, l'Italia nel suo complesso
- πάσα ἡ πόλις oppure ἡ πόλις πάσα: tutta la città
- πάσα πόλις: tutta la città
αὑτòς
- ὁ αὑτòς βασιλεύς: il medesimo re (= idem, in latino)
- αὑτòς ὁ βασιλεύς: il re stesso, proprio il re, il re in persona (= ipse, in latino)
Ci ritroviamo presto con altre indicazioni grammaticali e curiosità! Felice serata:-)
Elena
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