Il metodo pedagogico, vincente, di Maria Montessori

Buona sera,

in questo post ho pensato di attingere nuovamente al numero di settembre 2011, dedicato all'educazione, della già citata rivista Wired e soffermarmi, in particolare, su di un altro articolo a firma di Stefano Pistolini. Si intitola Montessori Connection e propone questa interessante domanda come sottotitolo: "I figli di Maria. Cos'hanno in comune i due fondatori di Google, il creatore di Amazon e l'uomo che ha inventato Wikipedia? Una maestra molto speciale, nata nella provincia marchigiana un secolo e mezzo fa."

L'autore dell'articolo riporta gli esiti di una ricerca sugli effetti e l'influenza del metodo educativo montessoriano, svolta da Jeffrey Dyer, docente presso la Brigham Young University dello Utah, in collaborazione con il collega della Business School Insead, Hal Gregersen. Nell'introduzione all'indagine si afferma che: "E' certificabile che un gran numero di nuovi imprenditori escono dall'esperienza degli studi su metodo Montessori, grazie al quale hanno imparato a isolare e a dar seguito al filo della propria curiosità, fino a farne un'efficiente creatività".


Ripercorrendo i curricula di molti dei più geniali ed innovativi cervelli della cosiddetta "generazione-Internet", l'insegnamento di Maria Montessori appare come una costante. Per non citare che alcuni tra i tanti personaggi che hanno ricevuto questo tipo di educazione e che sono stati menzionati nell'articolo stesso, possiamo, a nostra volta, ricordare Larry Page e Sergey Brin, fondatori di Google, Jeff Bezos, ideatore del colosso Amazon, l'imprenditore Henry Ford e Katharine Graham, l'abilissima direttrice del Washington Post.

Il metodo pedagogico di Maria Montessori, come dimostrano i dati raccolti, aiuterebbe effettivamente a rafforzare la motivazione dell'individuo - o, per meglio dire, del bambino - ad apprendere, favorendone le  passioni individuali e stimolandone la curiosità naturale nei confronti del mondo che lo circonda. Chi viene educato secondo questi principi, pertanto, sarebbe maggiormente spinto a cercare nuove strade per la risoluzione dei problemi, a sviluppare una forte fiducia in se stesso ed ad acquisire una spiccata capacità di affrontare problemi complessi, oltre che ad adattarsi facilmente ai cambiamenti.


Mi sembra si tratti di principi pedagogici particolarmente adeguati alla nostra era, talmente complessa da richedere da parte di tutti noi - a qualsiasi età - di riuscire a trovarci da soli le motivazioni per apprendere, per capire le nostre vite o quello che accade intorno a noi e ad individuare nuove e più efficaci strade per la risoluzioni di problemi in costante evoluzione e trasformazione.

Come spiega Brin, riferendosi alla pedagogia Montessoriana: "E' un'educazione che ti permette di analizzare lucidamente le sfide da affrontare e ti dà il senso di libertà indispensabile a vincerle".

(articolo citato, tratto dalla rivista Wired, n. 31, settembre 2011, ppp. 065 - 070, passim).

P.S.: vi rimando anche agli esiti di una precedente ricerca sul metodo Montessoriano, svolto dalla rivista scientifica Science.

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